RUSSARE DI NOTTE
PER QUALE MOTIVO RUSSIAMO?
Chi russa lo fa perché l’aria che ingloba in fase di ispirazione incontra difficoltà nel passaggio a causa del restringimento parziale delle prime vie aeree.
Quando questo restringimento è completo si verifica un’apnea che molto spesso segue e accompagna il russamento.
Il disturbo è dunque legato all’attività delle vie aeree che si trovano dietro la gola, nel tratto oro-faringeo, le quali nel restringersi, non riuscendo a defluire liberamente, fanno vibrare i tessuti molli causando questo sgradevolissimo fastidio.
VIE AEREE COINVOLTE NEL RUSSAMENTO |
LE APNEE NOTTURNE
Russare animatamente nel cuore della notte è già gravoso per noi e per chi ci dorme accanto, se a tutto questo aggiungiamo che non è l’unica difficoltà respiratoria che può affliggerci, la situazione si presenta più seria di quel che immaginiamo.
Oltre a russare infatti, accade frequentemente che sopraggiungano le apnee notturne, ovvero brevi e frequenti intervalli di tempo, durante i quali la respirazione si interrompe facendoci bruscamente risvegliare e spezzando la continuità del nostro sonno.
Così come risulta importante avviare una valutazione del nostro russamento, non dobbiamo mai trascurare le apnee, poiché possono dare origine a serie complicanze cardiovascolari.
Non è dunque solo una questione di accumulo di stanchezza, d’irritabilità e di stress, ma a lungo andare un soggetto affetto da roncopatia può incorrere in problemi decisamente più gravi come ipertensione, fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca ed ictus.
Consultare un centro del sonno specializzato, rappresenta uno step fondamentale per avviare un processo di guarigione.
UNA SOLUZIONE EFFICACE: IL BITE
Non bisogna scoraggiarsi né rassegnarsi a convivere con questo problema, consapevoli che si possono percorrere varie strade per eliminare il disturbo. Si tratterà di sottoporre ad uno specialista un’analisi di tutte le caratteristiche specifiche del problema, così da poter ricevere da lui le giuste indicazioni sul tipo d’intervento da attuare.
Se gli esami accertano che ci si trova dinnanzi ad un caso di semplice russamento, una pratica ed efficace soluzione è rappresentata dal’utilizzo di un bite notturno.
Questo dispositivo, realizzato dai tecnici preposti alla sua fabbricazione, è costituito da due parti collegate che hanno il compito di conservare l’apertura dello spazio respiratorio retro-linguale, per agevolare il passaggio dell’aria e ridurre le vibrazioni dei tessuti molli.
Quando si ricorre a questo tipo di bite, durante la prima fase, accade sovente che al risveglio si percepisca una certa tensione muscolare, destinata però a svanire in breve tempo.
Uniche limitazioni nell’utilizzo del bite, sono rappresentate dalla mobilità dentale (parodontite), dalle malattie gengivali e dall’assenza di uno o più denti.
È giusto ribadire che il bite a cui ci riferiamo è efficace solo se il paziente incorre in episodi di semplice russamento anche se accompagnato da apnee nottune, poiché qualora ci sia una causa organica come la deviazione del setto nasale, l’ipertrofia dei turbinati o la presenza di polipi nasali, questo rimedio non è indicato e soprattutto non risulterebbe risolutivo.