MUCOSITE
Quando parliamo di mucosite, ci riferiamo ad un’infiammazione che aggredisce direttamente la mucosa della bocca, provocandone l’arrossamento, e in molti casi, producendo pesanti ulcerazioni. Va subito evidenziato che se non è adeguatamente trattata, la mucosite può ampliare il proprio raggio d’azione, estendendosi fino alla mucosa dell’apparato gastrointestinale. Essa si manifesta con elevatissima incidenza durante il trattamento terapeutico di numerose neoplasie, per le quali i protocolli sanitari prevedono cicli di cure radioterapiche o chemioterapiche. In queste circostanze, la mucosite è il risultato degli effetti sistemici degli agenti citossici chemioterapici, e degli effetti locali delle radiazioni sulla mucosa orale. Si presenta dunque come una conseguenza assai scomoda che rende ancora più complicato il decorso terapeutico.
Ad originarla possono essere diversi fattori che confluiscono comunemente, in pazienti che mostrano specifiche caratteristiche. Si rileva infatti che ne siano maggiormente affetti: i neonati, i portatori di protesi e i soggetti immunodepressi, (particolarmente inclini a sviluppare infezioni micotiche), i soggetti che mostrano disordini immunitari, e come già accennato, coloro che si sottopongono alle cure per contrastare le patologie tumorali.
COME SI MANIFESTA LA MUCOSITE?
Nei pazienti oncologici, eritema e bruciore localizzato sono segnali chiari che la mucosite provenga dai trattamenti terapeutici in atto, soprattutto quando le aree coinvolte sono interno guance e labbra, la superficie linguale e il pavimento orale. Questi elementi possono in seguito essere aggravati dalla presenza di ulcere e da episodi emorragici, entrambi accompagnati da un’intensa sensazione dolorosa. Ciò che maggiormente irrita e debilita è il fatto che tutti questi aspetti impediscono la corretta assunzione di cibo e bevande, provocando una profonda debilitazione nel paziente, e costringendolo molto spesso a passare ad una nutrizione di tipo parenterale.
Riassumendo, ritroviamo come principali sintomi della mucosite orale:
- ulcere
- eritema
- rossore della mucosa
- xerostomia
- disfagia
- odinofagia
- raucedine
IN QUALI CASI SI MANIFESTA PIÙ FREQUENTEMENTE?
Ricordando che è sempre importante individuare i segnali della mucosite fin da subito, per impedirle di danneggiare eccessivamente il soggetto che ne è affetto, rileviamo che essa si manifesta soprattutto in soggetti :
- fumatori
- bambini e anziani
- con diabete
- con disfunzioni epatiche o renali
- malnutriti
- disidratati
- predisposti geneticamente
- abusano di alcol
- trascurano l’igiene orale
- adoperano sostanze irritanti
- abbiano avuto precedenti danni orali
COME CURARE LA MUCOSITE?
Ogni rimedio, o terapia messa in campo per trattare la mucosite si rivolge soprattutto a placare la sua dirompenza sintomatologica. In prima linea si consiglia sempre d’intervenire applicando soluzioni antinfiammatorie, anestetiche e antimicotiche ad uso topico, utilizzabili mediante frequenti sciacqui. Per sedare l’intensità dolorosa, si possono assumere farmaci antinfiammatori e paracetamolo. È necessario intensificare le sedute di igiene orale con l’uso di uno spazzolino a setole morbide, ed effettuando più sciacqui, facendo ricorso a soluzioni disinfettanti, se ci sono delle ulcere, o applicando gel specifici direttamente sulle zone interessate.
Insieme a queste importanti indicazioni, ricordiamo alcune utili raccomandazioni, per limitare gli effetti disagevoli della mucosite:
- preferire cibi soffici e freschi
- evitare quelli irritanti
- bere spesso
- non fumare
- non assumere alcol
- avere particolare cura dell’igiene orale
In più, per coloro che stanno seguendo cicli di trattamento chemioterapico, le ricerche effettuate hanno determinato che può risultare utile mentre si assume il farmaco, tenere in bocca qualche cubetto di ghiaccio, poiché vasocostringendo la mucosa orale, la sua azione locale viene sensibilmente inibita, con ridotte possibilità che si verifichino fenomeni di mucosite. In alternativa, si può ricorrere a sciacqui a base di soluzione salina addizionata di nistatina.
Non è mai sufficiente ricordare che, agire autonomamente e senza consultare il proprio medico può risultare dannoso, oltre che assolutamente inefficace, soprattutto durante un decorso oncologico. È infatti di fondamentale importanza che chi ha in cura un paziente oncologico sappia tutto ciò che gli accade e sia sempre a conoscenza di ogni aspetto evolutivo della sua malattia, per poter concertare un miglior piano terapeutico globale.