AFTE
DI COSA PARLIAMO?
Quando parliamo di stomatite aftosa non facciamo genericamente riferimento ad un’infiammazione acuta del cavo orale, come la parola “stomatite” suggerisce, bensì ad un’infiammazione legata alla comparsa delle afte, ovvero piccole lesioni ulcerose di natura benigna che possono interessare tutte le mucose presenti all’interno della bocca.
Le afte solitamente possono risiedere sulle guance, sulle labbra, sulla lingua e sulle gengive, sono di forma circolare e di piccole dimensioni.
Come ogni tipico fenomeno infiammatorio, spiccano per il loro rossore esterno, accompagnato nel loro caso, da una superficie giallognola situata nel centro dell’area interessata.
L’evolversi dell’infezione è piuttosto temporanea e cessa dopo un periodo relativamente breve che può variare da qualche giorno ad una settimana, (raramente due settimane), tempo entro il quale quasi sempre, scompare ogni traccia ulcerosa.
Generalmente sorgono come elementi singoli e solo in alcuni casi sono affiancate tra loro.
A seconda della loro dimensione, della loro collocazione e del tipo di lesione, sono convenzionalmente identificate come:
- Ulcere aftose minori che sono le più comuni
- Ulcere aftose maggiori che rappresentano solo una piccola percentuale dei casi che si verificano
- Ulcere aftose herpetiformi che sono in assoluto le più rare.
PERCHÉ COMPAIONO?
La ricerca medica non è stata in grado di determinare con assoluta esattezza le cause e le ragioni che possono dare origine alla comparsa delle afte, esistono però una serie di condizioni e di situazioni in cui più facilmente esse trovano terreno fertile per aggredire le pareti interne della bocca:
- febbre
- indebolimento del sistema immunitario
- immunodepressione (es. HIV)
- malattie sistemiche (es. lupus eritematoso sistemico)
- malattie infiammatorie intestinali (artrite reattiva, celiachia, ecc.)
- allergie e intolleranze alimentari
- errata alimentazione
- carenze nutrizionali
- traumi della bocca
- stress ed eccessiva stanchezza
- alterazioni ormonali
- alcuni virus e batteri
- alcuni farmaci
- familiarità ereditaria
COME CURARLE?
Il medico osserva anzitutto il paziente per valutare i sintomi e i segni che presenta, poiché il tipico aspetto delle afte le rende facilmente riconoscibili per un occhio esperto come quello medico.
Successivamente avviando uno studio critico del caso, attraverso una semplice indagine interlocutoria è in grado di determinare non solo lo stato e la natura dell’infiammazione ma anche di individuare gli eventuali fattori che sono all’origine degli episodi aftosi.
Tracciata la Diagnosi, si passa alla terapia.
Cosa bisogna dunque fare?
- Assumere una maggiore quantità di liquidi
- Evitare cibi piccanti e salati e le bevande acide
- Ripetere frequentemente i lavaggi del cavo orale con un colluttorio alla cloredixina (occorre prescrizione medica)
- Nei casi più acuti applicare un farmaco corticosteroide per uso topico (occorre prescrizione medica)
- Assumere fermenti lattici
- Utilizzare aloe vera, propoli o argilla verde per uso topico
- Decongestionare l’area interessata dalle afte con il ghiaccio