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BRUXISMO

Il bruxismo è quel fenomeno che riguarda i denti che si manifesta con il digrignare. 
Ciò avviene principalmente di notte ed è tipico di coloro che sono soliti “consumare lo smalto dei denti” proprio nelle ore del riposo e del sonno.
Esistono però anche forme di bruxismo che si palesano di giorno, nel corso di determinate attività o circostanze.
Qualunque sia il momento in cui accade, un dato è certo: digrignare i denti a lungo andare arreca gravi danni alla nostra dentatura ed anche alla muscolatura facciale.
Trattandosi però di un atteggiamento incontrollabile, perché inconsapevole e molto spesso involontario, non è possibile gestirlo, ciò nonostante, quest’azione di forte serramento mandibolare procura un notevole stress alla nostra mandibola.
Purtroppo l’impossibilità di controllare il fenomeno, porta il paziente che ne è affetto ad acquisirne consapevolezza solo quando i danni sono già sopraggiunti ed i denti appaiono ridotti nelle dimensioni e consumati ai margini.
Questo tipo di problematica è assai comune anche nei bambini soprattutto in età prescolare, spesso a causa della tensione e delle complicazioni legate allo sviluppo e alla crescita della mandibola.
Sia negli adulti che nei bambini, l’usura dei denti ed in particolar modo dello smalto dentale, rappresenta un danno particolarmente oneroso, perché da esso deriva uno spiccato aumento della sensibilità dentale alle sensazioni termiche generate dal contatto con cibi caldi o freddi, ipersensibilità che in alcuni casi è capace di trasformarsi addirittura in un persistente dolore.
Oltre ad aumentare la sensibilità, la costante pressione esercitata a carico delle arcate dentarie può addirittura provocare delle fratture di varia entità e lesioni a trattamenti precedentemente effettuati come capsule, otturazioni, ecc.

PERCHE’ SI MANIFESTA?

Per quanto sia stato indagato, nessuno è in grado di determinare con assoluta certezza da dove tragga origine il bruxismo notturno.
Le indagini però sono state utili per rilevare la presenza di quali fenomeni possano alimentarne la comparsa e soprattutto la permanenza:

    • insonnia e apnee notturne
    • uso di antidepressivi e antipsicotici
    • patologie psichiche e disfunzioni del sistema nervoso
    • abuso di alcool e di stupefacenti
    • abuso di caffeina
    • forte stress, ansia e tensione psicologica
    • aggressività e rabbia
    • difetti di occlusione dentale
    • errata postura
    • dolori legati alla dentizione e allo sviluppo mandibolare

Pur non essendo consapevoli di essere affetti da bruxismo, facendo un po’ d’attenzione, potremo individuare attraverso la classica osservazione allo specchio e con un accurato ascolto dei segnali che il nostro corpo ci invia, alcuni sintomi tipici di questa problematica:

    • Difficoltà di deglutizione
    • Dolore alle orecchie
    • Difficoltà ad aprire la bocca
    • Mal di testa
    • Dolore alla colonna cervicale
Il digrignamento notturno infatti, agisce durante il sonno e comporta un serramento assai tenace della mascella provocando un indolenzimento dei muscoli facciali, dolori cervicali e forti emicrania oltre che difficoltà di apertura della bocca e di deglutizione.  

Come abbiamo già detto, il bruxismo consuma lo smalto dentale esasperando di conseguenza la sensibilità dei denti a causa della maggiore esposizione della dentina. Laddove l’usura dei denti diventa ingente e le forze esercitate a livello facciale si intensificano, si potrebbe addirittura correre il rischio di provocare delle micro-fratture dentali. Non sono inoltre da trascurare gli eventuali disturbi psicologici di particolare intensità che potrebbero associarsi al fenomeno.

Come accennavamo, esiste però anche un bruxismo diurno spesso verificabile in concomitanza con la pratica di alcune attività sportive, che può generare perfino contratture muscolari, disturbi posturali e un’alterazione del tono dei muscoli cranio-cervicali.

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